Pensionati d’Europa: come si calcola la pensione di chi ha lavorato in più paesi UE


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Tra le molte trasformazioni che l’Unione Europa ha portato nei nostri stili di vita, c’è anche quella di aver reso più semplice la mobilità interna di beni e persone. A riguardo, sono circa 1,3 milioni gli italiani che vivono e lavorano regolarmente in un altro paese UE, senza contare tutti quelli che lo fanno per un periodo di tempo limitato.
Chi deve erogare la loro pensione? Come si calcola? Quali ordinamenti si devono seguire? Sono domande che sempre più ci poniamo e ci porremo.

Ecco come funziona
La normativa comunitaria non crea un sistema previdenziale europeo ma coordina le normative dei vari sistemi previdenziali nazionali. [1]. 

Esempio
Caroline, cittadina francese, ha lavorato in Danimarca per 15 anni ed è ritornata in Francia verso la fine della sua carriera. Arrivata all’età di 60 anni ha richiesto la pensione, com’è consuetudine in Francia. Tuttavia ha ottenuto soltanto una pensione molto bassa.
A 60 anni, Caroline ha diritto solo alla parte francese della sua pensione di vecchiaia. Riceverà la parte danese quando compirà 65 anni, che è l’età pensionabile prevista dalla legge in Danimarca per la fascia di età alla quale appartiene.
Ricorda: l’età pensionabile varia a seconda del paese.

A chi presentare domanda
Se hai lavorato in diversi paesi dell’UE potresti aver accumulato diritti alla pensione in ciascuno di essi.
Quando giunge il momento di richiedere la tua pensione, dovrai presentare domanda nel paese nel quale vivi, a meno che non vi abbia mai lavorato. In questo caso, devi presentare domanda nell’ultimo paese in cui hai lavorato.
Tale paese deve esaminare la tua richiesta e riunire i contributi pensionistici che risultano versati in tutti i paesi in cui hai lavorato.
Tuttavia, se non hai mai lavorato nel paese in cui vivi attualmente, devi rivolgerti all’ente pensionistico competente dell’ultimo paese in cui hai lavorato,  che si occuperà dell’esame della tua richiesta. Puoi richiedere la pensione di vecchiaia nel paese in cui vivi attualmente solo dopo aver raggiunto l’età pensionabile prevista dalla legge di tale paese.
Se hai maturato diritti alla pensione in altri paesi, riceverai quella parte di pensione solo al raggiungimento dell’età pensionabile prevista dalla legge di questi altri paesi.
In alcuni paesi dell’UE dovrai aspettare più a lungo per andare in pensione.
Presenta la domanda almeno 6 mesi prima di andare in pensione: ottenere la pensione da diversi paesi può prendere molto tempo.

Come viene calcolata la pensione 

Esempio
Rosa ha lavorato per 20 anni nel paese A e per altri 20 anni nel paese B.
Sommando le quote pensionistiche nazionali, riceverebbe 800 euro al mese dal paese A e 900 euro dal paese B, per un totale di 1700 euro al mese.
In realtà, tenendo conto dei periodi contributivi all’estero (“quote pensionistiche UE”), Rosa dovrebbe ricevere mensilmente 1000 euro dal paese A e 1150 euro dal paese B.
Rosa ha diritto a questa pensione più elevata, pari a 2150 euro al mese.

Quota pensionistica nazionale
Se hai lavorato in diversi paesi dell’UE, l’ente pensionistico di ogni paese calcolerà innanzitutto la tua pensione secondo le proprie norme di calcolo, sulla base dei contributi versati in questo paese (si tratta della cosiddetta prestazione autonoma).
Norme particolari si applicano per chi è stato assicurato in un paese per meno di un anno, poiché alcuni paesi non prevedono una pensione per periodi brevi: i mesi di assicurazione o residenza nel paese in cui hai lavorato per un breve periodo non andranno persi e saranno ripresi nel calcolo della pensione dei paesi dove hai lavorato più a lungo.
Se hai problemi a ottenere il pagamento della pensione per periodi lavorativi inferiori a un anno, rivolgiti a SOLVIT.

Quota pensionistica UE
Ogni paese somma poi i periodi contributivi in tutti i paesi e calcola l’importo della pensione che potresti ottenere nel caso in cui tutti i contributi fossero stati versati al proprio regime.
L’importo viene quindi adeguato per riflettere il periodo effettivo di contribuzione in tale paese (la cosiddetta prestazione pro-rata).

Risultato
I due importi vengono messi a confronto e riceverai l’importo più elevato.

Pensioni di invalidità e di reversibilità
Queste regole si applicano anche al calcolo delle pensioni di invalidità e di reversibilità.[2]

 Link utili:

– Sezione sito INPS relativa alle prestazioni pensionistiche in regime comunitario;
– La legislazione applicabile ai lavoratori nell’Unione Europea, guida pratica;


[1] INPS
[2] Le informazioni presenti sono riprese dal sito ufficiale dell’Unione Europa www.europa.eu (link diretto alla sezione)

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